15 consigli per ricevere più traffico da Google

15 consigli per ricevere più traffico da Google

aumentare visite Google

Se vuoi ricevere più traffico da Google, il tuo obiettivo dovrebbe essere quello di migliorare il posizionamento del tuo sito in SERP (Search Engine Results Page, cioè, la pagina dove sono visualizzati i risultati restituiti da Google).

Infatti, la stragrande maggioranza degli utenti clicca su uno dei primi tre risultati, ignorando quelli che seguono. Scalare la SERP non è facile e richiede un grande lavoro in campo SEO. SEO sta per Search Engine Optimization; in italiano, ottimizzazione per i motori di ricerca.

In questa guida troverai 15 consigli per ottimizzare il tuo sito in chiave SEO, scalare la SERP e aumentare il traffico da Google. Ad ogni modo ricorda che all’interno del mio ebook “Checklist di SEO On-Page” ti mostro le 50 tecniche di SEO On-Page più efficaci per ottimizzare e posizionare un contenuto su Google.

Iniziamo.

Pubblica frequentemente testi lunghi ed approfonditi 

Questo è il consiglio che troverai più spesso sugli articoli che parlano di SEO. Non a caso, riflette una grande verità: fino a qualche anno fa, era possibile indicizzare su Google con discreto successo anche pagine con testi da 400-500 parole. Oggi, il motore di ricerca premia i siti che pubblicano contenuti piuttosto lunghi (almeno 1000 parole) e che approfondiscono un argomento specifico.

pubblicare contenuti lunghi

Anche la frequenza di pubblicazione è molto importante. Per aggiornare il suo indice, il bot di Google scansiona continuamente il web alla ricerca di contenuti nuovi, o vecchi contenuti che sono stati aggiornati. Se vuoi far capire a Google che il tuo sito è attivo e ben curato, pubblica un nuovo contenuto almeno un paio di volte al mese.

 

 Migliora ed espandi i contenuti esistenti

Pubblicare frequentemente nuovi contenuti è un lavoro impegnativo. Anche se proprio non ce la fai a rispettare una scaletta editoriale di questo tipo, non dovresti comunque mai abbandonare a sé stesso il tuo sito.

Infatti, è in ogni caso utile:

  • Arricchire ed approfondire i vecchi contenuti ‘di punta’ del tuo sito.
  • Aggiornare i testi che contengono informazioni obsolete e ripubblicarli
  • Assemblare contenuti che trattano uno stesso argomento, che sarebbero altrimenti troppo brevi e/o superficiali per ottenere una buona posizione sulla SERP.

In particolare, concentrati sulle pagine che si sono già posizionate tra la decima e la ventesima posizione. Per queste pagine c’è infatti la concreta possibilità di riuscire a migliorare il posizionamento e iniziare da subito a ricevere più traffico  da Google con il minimo sforzo.

Ottimizza tutte le pagine con parole chiave e descrizioni meta

esapndi e ottimzza lato seo i contenuti che pubblich

Una delle attività base per l’ottimizzazione in chiave SEO dei contenuti consiste nell’inserimento della parola chiave e dei campi meta (titolo e descrizione). La parola chiave, o keyword, dovrebbe essere presente ad intervalli regolari, ma senza eccedere, all’interno del tuo contenuto.

I tag relativi al titolo ed alla descrizione meta possono essere invece inseriti nell’<head> della pagina. Per maggiori informazioni sui tag meta riconosciuti da Google, ti consiglio di fare riferimento alla guida ufficiale del motore di ricerca.

Se l’inserimento di parole chiave e tag meta ti sembra eccessivamente complicato, non disperare. Se il tuo sito è costruito con WordPress puoi usare il plugin Yoast SEO che ti guiderà nell’inserimento di questi elementi per tutti i contenuti.

Arrivato a questo punto, ti starai forse anche chiedendo come sapere quale parola chiave inserire. Innanzitutto, non farti confondere dal termine singolare ‘parola’. Infatti, funzionano molto meglio le long tail keyword, cioè le parole chiave composte da più termini.

Per esempio, ti risulterà molto più facile ottenere risultati targetizzando la keyword ‘ricetta torta cioccolato panna e ciliegie’, piuttosto che una parola chiave più generica come ‘ricetta torta’.

Per trovare le parole chiave da utilizzare per ricevere più traffico da Google, visita lo strumento Keyword Planner di Google. Keyword Planner nasce come strumento per individuare le parole chiave da targettizzate con le campagne pubblicitarie di Google. Può però essere comunque usato gratuitamente e senza programmare alcuna campagna pubblicitaria, ma solo per identificare le keyword applicabili al tuo settore.

Inserisci ed ottimizza le immagini per ricevere più traffico da Google

ottimizzare immagini sito

Le immagini hanno un loro indice Google e rappresentano un’ottima opportunità. Infatti, sono molti meno i siti che pubblicano immagini originali rispetto a quelli che indicizzano contenuti testuali.

Per prima cosa, inserisci sulle tue pagine immagini originali. Quindi, sfrutta il tag ALT per assicurarti che queste siano indicizzate al meglio. I motori di ricerca non sono infatti in grado di comprendere il contenuto delle immagini semplicemente osservandole, come facciamo invece noi umani.

Il tag ALT è una descrizione (in formato testuale) che serve a comunicare a Google qual è il soggetto di un’immagine. Il motore di ricerca usa quindi questa informazione come parametro per indicizzare l’immagine correttamente.

Se usi WordPress puoi compilare il campo relativo al tag ALT quando carichi l’immagine. Si tratta di una funzionalità nativa che non prevede l’installazione di alcun strumento aggiuntivo. Se hai già caricato immagini sul tuo sito, puoi comunque modificarle aggiungendo questa informazione.

Pubblica video su YouTube e trascrivili

La piattaforma YouTube è di proprietà di Google. Oltre a questo, sta avendo un successo travolgente in tutti i paesi ed in tutti i settori. Se ti va di produrre contenuti video (che è comunque una buona idea), assicurati di ottimizzarli in chiave SEO usando queste strategie:

  • Su YouTube, inserisci sotto ai video il link al tuo sito e la parola chiave per la quale vuoi che essi siano indicizzati.
  • Sul tuo sito, crea una pagina per il video ed incorpora quest’ultimo usando il codice che trovi su YouTube.
  • Trascrivi il contenuto del video. Come per le immagini, Google non è infatti in grado di guardare i video. Trascriverne i contenuti ti permette di indicizzare la pagina su cui l’hai incorporato.

Ottimizza la performance del tuo sito 

analisi velocità sito

Google premia i siti veloci. Per ‘veloce’ si intende un sito le cui pagine abbiano un tempo di caricamento inferiore ai due secondi. Anche in questo caso, puoi usare uno strumento ufficiale Google per testare il tuo sito ed identificare le aree di miglioramento, cioè Page Speed Insight. Ti inoltre comunque a leggere la mia guida sul come verificare la velocità di caricamento di un sito.

La prima cosa da fare per avere un sito veloce è usare un servizio di hosting che garantisca grande velocità di caricamento. Il mio sito è ospitato su SiteGround e te lo consiglio anche per via della rapida assistenza in italiano via chat e/o mail.

Ci sono poi diverse tecniche efficaci per ridurre il tempo di caricamento: in primis, ottimizzare le immagini, evitando di inserire file troppo pesanti. Fatto questo, potresti provare ad usare uno strumento per creare una cache del tuo sito.

 

Installa un certificato SSL

passaggio https

Google premia, oltre ai siti veloci, anche quelli sicuri. Uno dei metodi per migliorare la sicurezza del tuo sito consiste nell’installare un certificato SSL (security socket layer). A grandi linee, un certificato SSL serve a proteggere la connessione tra il server ed il browser.

Installare un certificato SSL è abbastanza semplice. Nella maggior parte dei casi, è sufficiente acquistarlo dall’hosting provider e richiederne l’installazione.

Ricevere più traffico da Google ottimizzando il sito per i dispositivi mobili

ottimizzazione dispositivi mobili

Sono sempre più gli utenti che navigano sul web da smartphone e tablet, ed è un fattore da tenere bene a mente quando vai a creare un sito ex novo. Per questo, Google verifica se i siti sono perfettamente visibili dai dispositivi mobili e li posiziona di conseguenza. Non è un caso che, anche in questo caso, ci sia uno strumento ufficiale per testare il tuo sito.

Lavora sui link in entrata

I link in entrata, anche chiamati backlink, sono quei link che puntano da altri siti al tuo. I backlink sono una dei fattori che contribuiscono di più in assoluto ad un buon posizionamento su Google.

Ottenere backlink non è facile. Google vieta in modo assoluto lo scambio e l’acquisto di link. Si deve quindi trattare di un processo del tutto naturale. In poche parole, devi far in modo che ad altri web master piacciano così tanto i tuoi contenuti da volerli linkare.

Quello che però puoi provare a fare è un po’ di link reclamation. Cioè, imposta un Google Alert per ricevere una notifica ogni volta che il tuo sito viene menzionato sul web. Quindi, controlla se oltre alla menzione è stato inserito anche il backlink. Se non è così, prova a contattare il web master del sito in questione chiedendo di aggiungere il link.

Lavorare sui backlink è senza dubbio un lavoro difficile e che richiede tempo, però ne vale la pena.

 

Inserisci link utili

Anche i link in uscita ed i link interni sono molto importanti. I primi hanno principalmente lo scopo di migliorare l’esperienza dell’utente, fornendo i riferimenti a risorse utili di approfondimento.

I link interni sono altrettanto utili per gli utenti. Inoltre, servono anche a dirigere il bot di Google all’interno del tuo sito, facilitandone la scansionabilità e la scoperta dei nuovi contenuti. Controlla che ogni pagina del tuo sito contenga almeno un link interno verso un’altra pagina (dal contenuto pertinente!).

Inoltre, assicurati che la gerarchia con cui sono organizzate le tue pagine non abbia troppi livelli. Mi spiego meglio: fai sì che tutti gli url possano essere raggiunti con un massimo di 3 click. Se un contenuto è difficile da trovare per gli utenti, lo sarà anche per i bot.

Ridirigi le pagine rimosse dal tuo sito

redirect 301

Ti è mai capitato di arrivare su una pagina e vedere: errore 404 ‘pagina non trovata’? Se sei un web master, questo errore è tuo nemico. Oltre a rovinare l’esperienza degli utenti, ti fa fare anche brutta figura con Google.

Se vuoi rimuovere un contenuto, fallo nel modo corretto ed imposta una redirezione 301. Con questo tipo di redirezione, gli utenti ed i bot che cercano di visitare una pagina rimossa, saranno portanti automaticamente su un URL ancora funzionante e possibilmente attinente.

Gestisci comunque l’errore 404 in modo elegante

Configurare ridirezioni 301 per le pagine che sono state rimosse dovrebbe essere la norma. Ciò non garantisce che non si presentino comunque errori 404. Per esempio, per generare un errore 404 è sufficiente inserire un link interno facendo un errore di scrittura nell’URL.

Per gestire questa eventualità, assicurati di creare una pagina 404 dove è presente un campo di ricerca e/o link alle pagine più popolari del tuo sito. Questo ti aiuterà a diminuire il numero degli utenti che abbandonano il tuo sito e contribuirà ad aumentare la durata media delle visite. Nel prossimo punto scoprirai perché questo aspetto è importante.

Tieni sotto controllo il bounce rate

diminuire la frequenza di rimbalzo

Il bounce rate è il termine inglese usato per indicare la frequenza di rimbalzo. Cioè, la percentuale degli utenti che abbandonano il tuo sito subito dopo averlo raggiunto. Google interpreta un’alta frequenza di rimbalzo come una discrepanza tra ciò che gli utenti si aspettano di trovare su una pagina e i contenuti che sono effettivamente pubblicati. Per questo motivo, il motore di ricerca premia i siti che registrano visite di lunga durata.

Se le tue pagine registrano un’alta frequenza di rimbalzo, cerca di abbassarla migliorando il titolo della pagina, i contenuti, lo snippet che appare su Google, o anche il tempo di caricamento. Infatti, gli utenti tendono ad abbandonare le pagine che vengono caricate troppo lentamente.

Se ti interessa conoscere il bounce rate del tuo sito, configura Google Analytics.

Crea ed invia a Google la Sitemap

creare sitemap

La sitemap è un file di testo contenente la lista degli url di tutti le pagine del tuo sito. Di fatto, serve a segnalare a Google gli url da visitare, così che questi possano essere scansionati ed inseriti nell’indice.

Creare una sitemap è abbastanza semplice. Se usi WordPress, ci sono dei plugin che se ne occupano per te; i più utilizzati sono Yoast SEO e Google XML Sitemaps. Creata la Sitemap, usa gli Strumenti per i Webmaster per inviarla a Google e per monitorare lo stato di indicizzazione delle pagine.

Evita penalizzazioni

 Oltre a guadagnare posizioni su Google, è importante non perderle! Come ho già accennato, Google vieta gli scambi di link. Oltre a questo, vieta e penalizza (nei casi più gravi, con la rimozione dall’indice) il plagio dei contenuti.

Quando Google rileva due pagine web su cui sono pubblicati gli stessi testi contenuti, considera come originale quella con data antecedente, mentre applica penalizzazioni alla seconda. In poche parole, non copiare mai contenuti e fai del tuo meglio per evitare penalizzazioni.

Questi sono i miei 15 consigli per migliorare il posizionamento del tuo sito sulla SERP e ricevere più traffico da Google. Come avrai intuito, lavorare su tutti questi aspetti è piuttosto impegnativo e richiede tempo.

Quello che ti invito a fare è quindi testare subito il tuo sito usando gli strumenti che ti ho consigliato nel post e creare una lista di priorità. Non mi resta che augurarti buon lavoro.

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